Scritto per un padre
e dedicato a tutti i padri
Questo post lo scrivo proprio per te, L., e lo dedico a tutti i padri, soprattutto a quelli che devono svolgere anche il ruolo di madre: una sfida che sei in grado di raccogliere.
Hai scritto un tweet che mi è arrivato dritto al cuore ed è esploso. Ti ringrazio di avermi permesso di pubblicarlo:
Ci sono giorni di pioggia che devono venire. E lunghe ore fredde di ghiaccio, di neve e di silenzio. Ci sono le mie braccia. Larghe, possenti e inutili, che conservano la memoria di forma del tuo corpo. Nella solitudine non c’è salvezza. Vieni, nel silenzio di notti profonde.
Quelle tue braccia saranno il rifugio sicuro per tua figlia, per tutta la sua vita, anche se adesso non ci pensi davvero perché il dolore per la perdita del tuo Amore occupa tanto spazio.
Domenica mattina, mentre mi concedevo di poltrire un po’, pensavo a quella tua splendida poesia che gronda dolore e dal cuore ha iniziato a scorrere un fiume in piena che mi ha spinto ad alzarmi e a buttare giù appunti per questo post. Schegge di memoria sul mio papà che questa volta condivido con te, sperando che ti aiutino a reggere il cuore che pesa per l’assenza.
